09 novembre 2025

Una mattina ad Asolo di Sergio Sartori afi bfi

 


Asolo 2025 


Ad Asolo, l’aria portava il ritmo quieto di una mattina di un Lunedì d’autunno:

 tavolini all’aperto, voci che si mescolavano, la luce che scivolava sulle pietre antiche.


 













 Eppure, allontanandomi dalla piazza principale, ho imboccato una viuzza stretta,

 quasi nascosta, e mi sono trovato davanti a una casa gialla 

incastonata tra muri coperti d’edera.

 Nulla di spettacolare — eppure, lì, tutto sembrava più autentico 

della bellezza da cartolina lasciata pochi passi indietro.







È questo che mi affascina: la verità dei luoghi non si mostra mai sul palcoscenico,

 ma dietro le quinte. Le piazze, le vie centrali, sono pensate per essere ammirate;

 i cortili, i vicoli, i portoni socchiusi, invece,

 raccontano in silenzio come le persone vivono  davvero.




















La fotografia, forse, abita proprio in quel vicolo di lato:

 nell’osservare ciò che non si mette in mostra,  nel fidarsi della curiosità 

abbastanza da deviare dal percorso ovvio e addentrarsi nell’ordinario. 

È lì che si nasconde un’altra forma di bellezza.





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