Asolo 2025
Ad Asolo, l’aria portava il ritmo quieto di una mattina di un Lunedì d’autunno:
tavolini all’aperto, voci che si mescolavano, la luce che scivolava sulle pietre antiche.
Eppure, allontanandomi dalla piazza principale, ho imboccato una viuzza stretta,
quasi nascosta, e mi sono trovato davanti a una casa gialla
incastonata tra muri coperti d’edera.
Nulla di spettacolare — eppure, lì, tutto sembrava più autentico
della bellezza da cartolina lasciata pochi passi indietro.
È questo che mi affascina: la verità dei luoghi non si mostra mai sul palcoscenico,
ma dietro le quinte. Le piazze, le vie centrali, sono pensate per essere ammirate;
i cortili, i vicoli, i portoni socchiusi, invece,
raccontano
in silenzio come le persone vivono davvero.
nell’osservare ciò che non si mette in mostra, nel fidarsi della curiosità
abbastanza da deviare dal percorso ovvio e addentrarsi nell’ordinario.
È lì che si nasconde un’altra forma di bellezza.
Nessun commento:
Posta un commento