09 novembre 2025

1992 La Brenta a Bassano e Valsugana di Sergio Sartori afi bfi




 “La Brenta” deriva probabilmente dal termine celtico Brigantia, 

che significa “acqua alta” o “fiume impetuoso”, a testimonianza della forza

 e dell’importanza che questo corso d’acqua ha avuto fin dall’antichità.

La Brenta o il Brenta origina dai laghi di Levico e Caldonazzo in Trentino Alto Adige

e dopo avere percorso tutta la Valsugana, arriva a Bassano del Grappa

per  attraversare il nord-est del Veneto, tra le province di Vicenza,

 Padova e Venezia, gettandosi infine nel mare Adriatico 











I riflessi dell’acqua sul Brenta danzano come pennellate di luce, 

restituendo al paesaggio di Bassano un fascino quieto e senza tempo












Gli angoli caratteristici vicino al Ponte degli Alpini raccontano la vita autentica 

di Bassano del Grappa, tra botteghe storiche, profumo di grappa e

 scorci che sembrano usciti da un dipinto.









Il Ponte degli Alpini, con le sue eleganti arcate di legno sul fiume Brenta, 

è un simbolo senza tempo di Bassano del Grappa e dell’ingegno italiano.








Una mattina ad Asolo di Sergio Sartori afi bfi

 


Asolo 2025 


Ad Asolo, l’aria portava il ritmo quieto di una mattina di un Lunedì d’autunno:

 tavolini all’aperto, voci che si mescolavano, la luce che scivolava sulle pietre antiche.


 













 Eppure, allontanandomi dalla piazza principale, ho imboccato una viuzza stretta,

 quasi nascosta, e mi sono trovato davanti a una casa gialla 

incastonata tra muri coperti d’edera.

 Nulla di spettacolare — eppure, lì, tutto sembrava più autentico 

della bellezza da cartolina lasciata pochi passi indietro.







È questo che mi affascina: la verità dei luoghi non si mostra mai sul palcoscenico,

 ma dietro le quinte. Le piazze, le vie centrali, sono pensate per essere ammirate;

 i cortili, i vicoli, i portoni socchiusi, invece,

 raccontano in silenzio come le persone vivono  davvero.




















La fotografia, forse, abita proprio in quel vicolo di lato:

 nell’osservare ciò che non si mette in mostra,  nel fidarsi della curiosità 

abbastanza da deviare dal percorso ovvio e addentrarsi nell’ordinario. 

È lì che si nasconde un’altra forma di bellezza.