venerdì 23 maggio 2025

fan-zine fotografica 007 - fotografia metafisica "viaggi diversi"

 

fan-zine fotografica 007

 fotografia metafisica "viaggi diversi"




Formato 21 x 15 con 20 facciate e 18 immagini autoprodotte e firmate, stampate su carta fotografica matt 140 grammi con stampante Epson SC-P900 e inchiostro a pigmenti.

Il termine fanzine deriva dall’unione di due parole: “fan”, fanatico e “zine” magazine. Si tratta quindi di un magazine, solitamente autoprodotto utilizzando tecniche amatoriali, per diffondere e parlare degli argomenti più disparati e condividere questi interessi con gli altri.
Il termine sarebbe stato coniato in una rivista amatoriale di fantascienza da Russ Chauvenet nell’ottobre 1940, periodo nel quale nascono le fanzine.

Viene utilizzata negli anni 60 e 70 sia da hippy che punk per diffondere la cultura musicale e parlare in maniera indipendente del panorama underground, espandendosi negli anni successivi anche a tutte le altre culture musicali.
Ma le fanzine non si limitano alla cultura musicale, fanno parte di molte altre sottoculture come quella dei fumetti, dell’arte, cinema e molto altro.

Molti artisti e illustratori utilizzano la fanzine come mezzo di espressione per diffondere ciò che creano in maniera economica a più persone possibili. Si può quindi definire la fanzine anche come una versione underground del libro d’artista.
Non ci sono davvero regole nella creazione di questi piccoli libretti, possono essere riprodotti con qualsiasi tipo di tecnica, dalle fotocopie in bianco e nero alla serigrafia, e create utilizzando qualsiasi mezzo espressivo e medium che sia poesia, pittura, scrittura, fotografia o qualsiasi cosa vi venga in mente. Per questo sono un mezzo adatto a tutti, qualsiasi cosa si voglia comunicare.



venerdì 16 maggio 2025

fan-zine fotografica 004 - fotografia metafisica "nudo"



f
an-zine fotografica 004 - fotografia metafisica "nudo"

Formato 21 x 15 con 20 facciate e 18 immagini autoprodotte e firmate, stampate su carta fotografica matt 140 grammi con stampante Epson SC-P900 e inchiostro a pigmenti.

Il termine fanzine deriva dall’unione di due parole: “fan”, fanatico e “zine” magazine. Si tratta quindi di un magazine, solitamente autoprodotto utilizzando tecniche amatoriali, per diffondere e parlare degli argomenti più disparati e condividere questi interessi con gli altri.
Il termine sarebbe stato coniato in una rivista amatoriale di fantascienza da Russ Chauvenet nell’ottobre 1940, periodo nel quale nascono le fanzine.

Viene utilizzata negli anni 60 e 70 sia da hippy che punk per diffondere la cultura musicale e parlare in maniera indipendente del panorama underground, espandendosi negli anni successivi anche a tutte le altre culture musicali.
Ma le fanzine non si limitano alla cultura musicale, fanno parte di molte altre sottoculture come quella dei fumetti, dell’arte, cinema e molto altro.

Molti artisti e illustratori utilizzano la fanzine come mezzo di espressione per diffondere ciò che creano in maniera economica a più persone possibili. Si può quindi definire la fanzine anche come una versione underground del libro d’artista.
Non ci sono davvero regole nella creazione di questi piccoli libretti, possono essere riprodotti con qualsiasi tipo di tecnica, dalle fotocopie in bianco e nero alla serigrafia, e create utilizzando qualsiasi mezzo espressivo e medium che sia poesia, pittura, scrittura, fotografia o qualsiasi cosa vi venga in mente. Per questo sono un mezzo adatto a tutti, qualsiasi cosa si voglia comunicare.





fan-zine fotografica 003 - fotografia metafisica "fantasmi"



fan-zine fotografica 003 - fotografia metafisica "fantasmi"

Formato 21 x 15 con 20 facciate e 18 immagini autoprodotte e firmate, stampate su carta fotografica matt 140 grammi con stampante Epson SC-P900 e inchiostro a pigmenti.

Il termine fanzine deriva dall’unione di due parole: “fan”, fanatico e “zine” magazine. Si tratta quindi di un magazine, solitamente autoprodotto utilizzando tecniche amatoriali, per diffondere e parlare degli argomenti più disparati e condividere questi interessi con gli altri.
Il termine sarebbe stato coniato in una rivista amatoriale di fantascienza da Russ Chauvenet nell’ottobre 1940, periodo nel quale nascono le fanzine.

Viene utilizzata negli anni 60 e 70 sia da hippy che punk per diffondere la cultura musicale e parlare in maniera indipendente del panorama underground, espandendosi negli anni successivi anche a tutte le altre culture musicali.
Ma le fanzine non si limitano alla cultura musicale, fanno parte di molte altre sottoculture come quella dei fumetti, dell’arte, cinema e molto altro.

Molti artisti e illustratori utilizzano la fanzine come mezzo di espressione per diffondere ciò che creano in maniera economica a più persone possibili. Si può quindi definire la fanzine anche come una versione underground del libro d’artista.
Non ci sono davvero regole nella creazione di questi piccoli libretti, possono essere riprodotti con qualsiasi tipo di tecnica, dalle fotocopie in bianco e nero alla serigrafia, e create utilizzando qualsiasi mezzo espressivo e medium che sia poesia, pittura, scrittura, fotografia o qualsiasi cosa vi venga in mente. Per questo sono un mezzo adatto a tutti, qualsiasi cosa si voglia comunicare.


Fan-zine fotografica 002 - la nebbia

 


fan-zine fotografica 002

Formato 21 x 15 con 20 facciate e 18 immagini autoprodotte e firmate, stampate su carta fotografica matt 140 grammi con stampante Epson SC-P900 e inchiostro a pigmenti.

Il termine fanzine deriva dall’unione di due parole: “fan”, fanatico e “zine” magazine. Si tratta quindi di un magazine, solitamente autoprodotto utilizzando tecniche amatoriali, per diffondere e parlare degli argomenti più disparati e condividere questi interessi con gli altri.
Il termine sarebbe stato coniato in una rivista amatoriale di fantascienza da Russ Chauvenet nell’ottobre 1940, periodo nel quale nascono le fanzine.

Viene utilizzata negli anni 60 e 70 sia da hippy che punk per diffondere la cultura musicale e parlare in maniera indipendente del panorama underground, espandendosi negli anni successivi anche a tutte le altre culture musicali.
Ma le fanzine non si limitano alla cultura musicale, fanno parte di molte altre sottoculture come quella dei fumetti, dell’arte, cinema e molto altro.

Molti artisti e illustratori utilizzano la fanzine come mezzo di espressione per diffondere ciò che creano in maniera economica a più persone possibili. Si può quindi definire la fanzine anche come una versione underground del libro d’artista.
Non ci sono davvero regole nella creazione di questi piccoli libretti, possono essere riprodotti con qualsiasi tipo di tecnica, dalle fotocopie in bianco e nero alla serigrafia, e create utilizzando qualsiasi mezzo espressivo e medium che sia poesia, pittura, scrittura, fotografia o qualsiasi cosa vi venga in mente. Per questo sono un mezzo adatto a tutti, qualsiasi cosa si voglia comunicare.









Industrial Archeology - Per la morte di un opificio - On the death of a factory

 Industrial Archeology 

 Per la morte di un opificio - On the death of a factory


Il libro cm. 28x21 composto di 62 pagine, 42 fotografie bianconero e 16 pagine di testo Italiano/Inglese e in vendita diretta dell'autore  


I ricordi, il passato e la storia. Una musica di sottofondo che accompagna visioni di ciò che c’era, di quanto ci era congegnale che è in noi quasi inestirpabile complemento del nostro essere. Luoghi, situazioni che generano vita, quella vita vissuta un tempo non così lontano. Dove sei nato, dove hai trascorso l’infanzia e ti sei sposato, hai avuto figli e anche nipoti. Il tuo lavoro e quello di altri, creazioni e produzioni, cose di tutti i giorni per te per gli altri per tutti.
Costruzioni, capannoni che se ne vanno, prodotti che già da tempo se ne sono andati. Rimangono i ricordi, il passato e la storia perchè fanno parte inscindibile della tua vita.
Un desiderio: non dimenticare. Una necessità: ricordare.
Chi potrebbe scrivere un diario, chi potrebbe raccogliere reperti, ognuno potrebbe esprimere questa necessità di ricordare con gli strumenti che li sono più congeniali e come più gli aggrada. 
L’amico Sergio Sartori, maestro nell’arte della fotografia ha immortalato dei ricordi. Non sono solo istantanee (che brutta parola)! Ben sapendo che queste immagini fotografiche abbisognano di calore, vuole che si accompagnino ai sentimenti. Ne abbiamo parlato, non molto chè tra chi si conosce da tanti lustri non abbisognano molte parole, né particolari ambienti. Così con nel piatto una pastasciutta ai carciofi si è definito uno scritto, un palinsesto che ai sentimenti dia corpo.
Nel passato e nei ricordi di Sergio c’è il vecchio opificio degli Azzolin, e non essendo quel passato solo di Sergio Sartori, egli vuole che il suo ricordo sia il ricordo di tutti. Lui armato della sua macchina fotografica, delle sue pellicole, di tutte le sue diavolerie, io armato di carta e penna e di grande spirito di osservazione, abbiamo cercato di dare forma ai pensieri.





lunedì 5 maggio 2025

fanzine fotografica

 Pronta la mia 1° fanzine fotografica autoprodotta in 10 copie numerate e firmate.

Formato 21 x 15 con 20 pagine e 18 immagini stampate su carta fotografica matt 200 grammi con inchiostro a pigmenti.

Il termine fanzine deriva dall’unione di due parole: “fan”, fanatico e “zine” magazine. Si tratta quindi di un magazine, solitamente autoprodotto utilizzando tecniche amatoriali, per diffondere e parlare degli argomenti più disparati e condividere questi interessi con gli altri.
Il termine sarebbe stato coniato in una rivista amatoriale di fantascienza da Russ Chauvenet nell’ottobre 1940, periodo nel quale nascono le fanzine.

Viene utilizzata negli anni 60 e 70 sia da hippy che punk per diffondere la cultura musicale e parlare in maniera indipendente del panorama underground, espandendosi negli anni successivi anche a tutte le altre culture musicali.
Ma le fanzine non si limitano alla cultura musicale, fanno parte di molte altre sottoculture come quella dei fumetti, dell’arte, cinema e molto altro.

Molti artisti e illustratori utilizzano la fanzine come mezzo di espressione per diffondere ciò che creano in maniera economica a più persone possibili. Si può quindi definire la fanzine anche come una versione underground del libro d’artista.
Non ci sono davvero regole nella creazione di questi piccoli libretti, possono essere riprodotti con qualsiasi tipo di tecnica, dalle fotocopie in bianco e nero alla serigrafia, e create utilizzando qualsiasi mezzo espressivo e medium che sia poesia, pittura, scrittura, fotografia o qualsiasi cosa vi venga in mente. Per questo sono un mezzo adatto a tutti, qualsiasi cosa si voglia comunicare.