Certa frenesia metropolitana non somiglia all'angosciante
fuga continua di criceti in una gabbia troppo stretta,
costretti a rincorrere la propria coda?
L'uomo contemporaneo cerca invano di scappare per non
dover riconoscere l'ombra della propria anima,
per non fare i conti con la propria inaudita infelicità.
Paolo Crepet
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