Villa Bellati, detta "Le Case", è un'imponente villa veneta situata a Vignui di Feltre. È situata in località Le Case, lungo un pendio che domina il piccolo borgo di Umin e in posizione panoramica verso la conca Feltrina. Caratterizzata da elementi tipologici e architettonici unici nella provincia di Belluno, è stata costruita su commissione del filosofo umanista Giovanni Bellati nel 1703, sotto il patrocinio di san Giuseppe al quale venne dedicato l'oratorio annesso. Per le sue peculiarità è ritenuta una delle ultime grandi e significative realizzazioni locali nell'ambito delle dimore di campagna costruite dal ceto aristocratico. Le prime testimonianze della costruzione di Villa Bellati risalgono al 1671 con l'atto di compravendita di una porzione di beni comunali da parte di Agostino Bellatto. Venne ricostruita agli inizio del XVII ad opera di Giovanni Bellati partendo dall'edificio preesistente di cui ritroviamo ancora nel corpo centrale della villa una facciata su tre piani dal classico impianto tripartito delle aperture. Numerose fonti storiche documentano come Villa Bellati sia stata luogo di villeggiatura per diverse persone di spicco come Valerio Bellati, in seguito consacrato vescovo da Papa Benedetto XIII, che visse al suo interno tra il fine seicento e inizio settecento, raccogliendo una vastissima e ricca biblioteca. Gioacchino Bellati invece, verso la fine del settecento, la scelse come luogo di villeggiatura ma soprattutto come luogo ideale per i suoi studi filosofici. Verso la metà dell Ottocento fu Giambattista Bellati ad andarci a vivere portando con sé la passione agricola che determinò un importante impulso all'economia agricola della zona. Si concentrò sulla lavorazione della sete portando varie modifiche al giardino della Villa dovute alle piantagioni. Successivamente nel Novecento, la Villa venne trasformata in un preventorio per ragazzi ed è in questo momento che subisce delle modifiche dovute alle nuove esigenze funzionali che richiedevano un ambiente a sfondo ospedaliero. L'uso da privato è diventato pubblico, destino che raggiunse quasi tutte le ville molto grandi presenti nella provincia. Fu completamente restaurata intorno al 1850 da Giovanni Battista Bellati che ampliò l'ala occidentale con la caratteristica torre merlata. Gravemente danneggiata durante il primo conflitto mondiale e ripristinata nell'immediato dopoguerra, la villa giunse ad Ada, ultima della casata Bellati a possederla. Dal 1981 la villa si trova in stato di abbandono.
https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Bellati
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