domenica 2 gennaio 2022

VICENZA 2003 - 2004






VICENZA 2003 - 2004 

Sergio Sartori  (archivio analogico)



Ci sono spazi nascosti in una città, vita nascoste e vacuità nascoste, e finestre più buie dove le ombre delle persone passano fugacemente fuori dalla nostra vista.






La città consente di vedere senza essere visti e di essere visti senza vedere.





















Vengono fuori gli animali più strani, la notte: puttane, sfruttatori, mendicanti, drogati, spacciatori di droga, ladri, scippatori. Un giorno o l’altro verrà un altro diluvio universale e ripulirà le strade una volta per sempre.




.Immagino la città come una scatola piena di cose che nessun’altra scatola, neanche la più magica, può contenere.








Le città portano le stigmate del passare del tempo, occasionalmente le promesse delle epoche future.





Le città che quando cammini non ti rendi conto del tempo e ti perdi all'angolo
tra un dettaglio e lo stupore.





I destini dell'uomo sono come i fiumi, alcuni scorrono veloci, senza incertezza,
lungo facili percorsi. Altri passano attraverso mille difficoltà ma arrivano ugualmente al mare. La meta finale è la stessa per tutti.